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      Armi e munizioni come un po' di pratica mi insegnava, buone flanelle, abiti forti e comuni, scarpe che ricordano l'alpinista, qualche provvigione da bocca, qualche farmaco, e molta fede in Dio che nulla mi faccia mancare, e conservi sempre bene chi col cuore lascio in Italia: famiglia ed amici. E non dimentichiamo uno dei più importanti elementi, cioè disposizione a sofferenze e privazioni di ogni genere, come pure ad incorrere in disinganni su tutta la linea.
      Così armato, il 17 novembre lasciavo il lago di Como con quanto ho di più caro al mondo, per avventurarmi nel nuovo pellegrinaggio.
      In un interessante suo libro, disse un amico mio, che il più bel giorno di un viaggio è quello della partenza: a me spiace d'essere in questo di parere diametralmente opposto al suo, trovando che lo è invece quello del ritorno: e la miglior conferma la trovo in questo, che specialmente trattandosi di viaggi lunghi e avventurosi, il giorno della partenza si vedono lagrime sugli occhi di chi se ne va e di chi resta, al giorno del ritorno è spontaneo il sorriso della consolazione sulle labbra di chi torna e di chi aspetta: da questo lato durante l'assenza hanno sofferto tutti: eppure sapendo di soffrire e di far soffrire, si parte; e qui il dovere imporrebbe che chi si rese colpevole se ne giustifichi dando ragione del suo operare, ma a questo non mi resta che domandare che mi si dica cos'è il fascino, ed ancor io allora, lo spero, sarò perdonato. Una naturale inclinazione mi porta a leggere libri di viaggi: fra tutti, le avventure di chi toccò l'Africa sono quelle che maggiormente mi divertono, mi esaltano, mi interessano, mi fanno nascere il desiderio d'esserne non solo giudice, ma attore: sento che è, e sarà un vuoto nella mia esistenza se non tento almeno di diventarlo; l'irrequietudine diventa di me padrona, non sono più io che decido di partire, è una forza misteriosa che mi ci spinge, sono i due poli di forza elettrica che irresistibilmente si attraggono, il fascino dell'Africa, la forza misteriosa che mi domina.


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Abissinia
Giornale di un viaggio
di Giuseppe Vigoni
Editore Hoepli Milano
1881 pagine 284

   





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