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      Tutto il giorno stette cosė esposta, e la mattina dopo era ancora triste spettacolo, e per di pių aveva una guancia rosa dalle jene nella notte.
      E il pubblico assiste, si diverte, applaudisce a questi delitti ufficiali, e intanto pretende a dirsi cristiano.
      Cosė le esecuzioni semplici del taglio della testa si fanno in luogo pubblico, come un duello fra un armato e un inerme, e spesso accade che fallendo almeno in parte il primo colpo, che le lame non sono delle pių fine, nč delle pių taglienti, si ha una vera lotta fra il carnefice e l'altro mezzo tagliuzzato, fra un circolo di curiosi.
      Il venerdė 4 aprile corre la festa del Salvatore, per cui andiamo ad assistere alle grandi funzioni che si celebrano nella chiesa di questo nome.
      Per vero dire il tintinnio dei turiboli e dei campanelli, il canto di una infinitā di preti e inservienti, e il loro andirivieni continuo entro e fuori i diversi cerchi del santuario, mi hanno tanto sbalordito, che ben poco potei raccapezzare sull'ordine delle funzioni. Ho visto che si presentavano dei gran messali, in lingua del paese, ai preti che ne leggevano delle preghiere, rivolgendosi di quando in quando al pubblico in atto di benedire, ed ho ammirato alcune stupende e grandi croci in argento, dei bornus in seta azzurra ricamati a colori e adorni di originalissimi ornamenti d'argento, portati dai sacerdoti: dei baldacchini in forma d'ombrello in stoffe damascate pure con ornati in argento, e un originale berretto portato dai chierici, costituito da un cerchio d'argento che abbraccia la testa, finito a visiera, portante alcune fettucce d'argento che si raccolgono al vertice, sormontato da una palla adorna di piccoli campanelli e di una croce pure in argento.


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Abissinia
Giornale di un viaggio
di Giuseppe Vigoni
Editore Hoepli Milano
1881 pagine 284

   





Salvatore