Pagina (56/144)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Dall'osservanza de' religiosi precetti, che sono stati da me finora dettati in rapporto a Dio, va inseparabile la prattica delle opere di misericordia, che son le virtù cristiane (in) rapporto al prossimo le più giovevoli e le sole ricercate all'estremo de' secoli dal divin Giudicante, perchè l'uom possa in quel dì rendersi meritevole del celestial favore. Ecco dunque il nostro marchese, tutto intento a tal pio consiglio, sperimentarsi prontissimo in ciò esseguire.
      Popoli, ditelo voi, riguardo a queste opere di misericordia e di tutte quelle altre che spirituali si appellano, delle quali ora dò la parola, quante volte egli fu a consigliarvi e a insegnarvi nelle vostre critiche occorenze, vi ammonì negli errori, vi consolò afflitti, e sopra tutto vi perdonò le offese che gli schiaffaste talvolta nelle umane vicende, studiandosi violentemente darle all'oblio, anzi, volendovi per indi amici e fratelli, procurò sempre di ricolmarvi di favori e doni. Questa fu l'opera a sè più diletta, giusta il dimittemini del Redentore.
      Poveri voi che tacete, scendiamo alle corporali, e voi, o signori di questa udienza, ancor voglio per testimonij in questa mia causa. Quanti di voi miseri foste alimentati con larghe limosine che fin'oggi seguite a godere, prendendole da questa sant'alma come vitalizi assentatarij di Casa. Non poche orfane per lui conoscon lo stato di coniugate e sussistenza corporale, alimentate dai legati che lor qualche volta solea egli communicare di sua pecunia, oltre alle tante e tante altre simili miserabili che per ragion d'uffizio con pingui legati fu a consolare.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Autoapologia
La mia vita le mie virtù le mie opere
di Francesco Maria Emanuele e Gaetani (marchese di Villabianca)
pagine 144

   





Dio Giudicante Redentore Casa