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      Ebbe egli in gran vanto poi finalmente d'impiegar sua opera in servigio di tutti due insieme essi corpi pubblici, voglio dire la Patria e il Regno, e questo anche tutto in un tempo, col valor della penna che lo movea in ciò fare e col valor sommo del capitale della distinta letteratura di cui era bello, e con ciò, al tempo istesso, così coll'uso di tale dote recare a sè onore di troppo conto, prezio e conseguenza.
      Or in questa studiosa occupazione fu a consumare sempre i suoi giorni sì primitivi che di gioventù e senili, ma, ciò osservando, trasse a sè il danno di molto accorciarseli dal dato termine dell'uman destino (francamente può dirsi), stante la strabocchevole applicazione e studio diuque noctuque che per l'attacco alla virtù e per l'onor di sè stesso v'impiegò in difesa. Avvenne difatti, per questo capo, di vedersi obligato più d'una volta il prete che sugli anni di ragazzino ne ebbe la cura in casa come di lui aio e governatore a trarlo a forza dal tavolino di studio, che più in esso del giuoco trovava divertimento. I prefetti poi in seguito stranier toscani a far lo stesso furori portati nel fu Colleggio imperiale e poi borbonico de' Padri Teatini in cui allevato fe' le sue comparse.
     
      Altro piacer, che nel sapere io provo:
      ma piacer quanto rio e a vita infesto.
     
      E, in verità, non v'ha mal più forte al mondo quanto lo studio per la salute dell'uomo, di cui qual sorda lima rode le forze e a poco a poco, e talvolta ratto, al sepolcro il mena.
      Nove opere di umane lettere in foglio e in minor sesto insieme mandò alla luce de' rami in varij tempi, delle quali le più cospicue, che han fatto grido appo i dotti, sì tra' nostri che di là de' monti e largo, co' quali tenne carteggio e grido, e appo anche delle Accademie quasi tutte della Sicilia, che l'ebbero in socio, onorandolo co' i primi onori e gradi, sono quelle della Sicilia nobile per cinque corpi in foglio e le altre de' Grandi Uffizij del Regno, che negli Opuscoli siciliani del prior Di Blasi sparsamente in sette tomi contengonsi.


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Autoapologia
La mia vita le mie virtù le mie opere
di Francesco Maria Emanuele e Gaetani (marchese di Villabianca)
pagine 144

   





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