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      Mi avrebbe piaciuto maneggiar queste arti cavalleresche e dilettarmi di caccia e giochi armigeri, conforme i miei avoli e antichi progenitori, che di padre in figlio sono stati proceri tutti di persona e della maschia dote di valore ornati. Ma la disgrazia di me individuo ha portato di essermi stata avara la natura in ciò fare, come a dire nel contestarmi la tessitura corporea imbelle, che la fe' costare di debol filo e caduco, con essa darmene il temperamento. Buon è però che s'è sfogata la mia passione nel culto delle lettere, che al cognome dan pur del nome, onde per tale onore non tanto si dolgono i congiunti miei in sangue, parenti tutti de' fatti miei.
      Mi dò a credere che il signor Pretore e signori deputati con esso della Senatoria Biblioteca, rimasti ora contenti daversi cattato finalmente tutti i miei libri di sopra donati dietro alle spesse imperanti premure per essi fattemi in tanti anni e replicate volte, arrivando col tempo appresso a conoscere il peso del dono che a lor s'è reso, ne vogliano gradire l'uffizio filiale che ha stimato prestare alla Patria un buon patriotto come sono io, e che li prego perciò a farne stima che vi conviene e cura ne avessero di custodirne l'essenza in luogo separato assegnato particolare, ove serbar soglionsi i gelosi manuscritti, essendo un mobile d'illustre marca, colla prevenzione insieme di fare stare di persona de' custodi bibliotecari su le teste d'ognun de' singoli che ne vogliono consultare le opere, acciocchè taluni di costoro come ignoranti non ne possano strappar li fogli, e sommamente poi dai fogli sgreppar le figure e miniature, che con non puochi sudori della mia mente ho formate e delle quali di paro, quai segni nobili e dilettevoli, i libri tutti son riccamati, deformandone così la vaghezza e lo spirito di qualche parte, castrandola all'assonto.


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Autoapologia
La mia vita le mie virtù le mie opere
di Francesco Maria Emanuele e Gaetani (marchese di Villabianca)
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