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      E la detta città fece per agurio, che quando Enea ed elli arrivaro nel paese, in quello luogo ove edificò la detta città, trovaro sotto uno leccio una troia bianca con XXX porcellini bianchi, e però, e per la memoria di Troia la edificò, e puose nome Troia Albania per la sopradetta troia bianca; ma poi gli abitanti la chiamaro pure Albania, onde più re furono apresso, come innanzi faremo menzione. E il detto Ascanio regnò apresso Enea XXXVIII anni, e ebbe due figliuoli; l'uno fu chiamato Iulio, onde nacque la progenia de' Iulii, onde poi furo i re di Roma, e Iulio Cesere, e Catellina, e più nobili Romani sanatori e consoli furo di quella schiatta; l'altro ebbe nome Silvus per lo zio figliuolo di Lavina. Quello Silvo s'inamorò d'una nipote di Lavina, e di lei ebbe uno figliuolo, nel qual partorendo ella morìo, e però gli fu posto nome Bruto; e crescendo poi, disavedutamente in una foresta cacciando uccise Silvus suo padre; il quale per temenza di Silvus Postumus re si fuggìo del paese, e con séguito di sua gente navicando per diversi mari, arrivò nell'isola di Brettagna, che per suo nome, sì come de' primi abitatori e signori, fu così nominata per lui, la quale oggi si chiama Inghilterra: e elli fu l'origine e cominciamento di Brettoni, onde discesero molti grandi e possenti re e signori; intra gli altri il valente Brenno e Bellino fratelli, i quali per loro potenzia sconfissero gli Romani e assediaro Roma, e presolla infino a Campidoglio, e molta persecuzione fecero a' Romani, come racconta Tito Livio maestro di storie.


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Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





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