Pagina (32/501)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Questi fu crudele e guerriere, e fu il primo che portasse porpora e onori reali, e ruppe la pace a' Sabini, e dopo molte battaglie per forza li sottomise a sua signoria; e poi fu morto di folgore. Apresso Tulius regnò Marcus Marcius XXIII anni, al tempo di Iosia re di Giudea, che fu figliuolo de la figliuola del buono re Numa Pompilius, e ebbe grande guerra co' Latini di Laurenzia e d'Albania; a la fine per forza gli recò sotto sua signoria, e a Roma fece il tempio di Iano. Apresso lui regnò Priscus Tarquinus XXXVII anni. Questi agrandì molto Roma, e fece il Campidoglio, e sottomise i Sabini che s'erano rubellati, e fu quegli che prima volle trionfo di sua vittoria, e fece il tempio di Iove, capo di loro Iddei, e regnò al tempo che Nabuccodinosor distrusse Ierusalem e il tempio di Salamone: a la fine fu morto per gli figliuoli del sopradetto Marzio. Apresso costui regnò Servius Tulius XXXIIII anni, al tempo di Sedecchia re di Giudea, e ebbe al suo tempo aspre battaglie co' Sabini, e crebbe la città di Roma assai, e fu il primo che mettesse imposte o dazi, overo censo, nella città di Roma a pagare; alla fine l'uccise Tarquinus Superbus che era suo genero. E nota che poi che Roma fu fondata o richiusa per Romolo, fu caporale regno di sé medesima, e nemica del regno de' Latini e di tutte le città vicine, e sempre ebbe guerra con ciascuna, infino che al tutto l'ebbe sottoposte a sua signoria. Apresso regnò il settimo re di Romani Tarquino Superbo XXIII anni, al tempo di Ciro re di Persia.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





Sabini Tulius Marcus Marcius XXIII Iosia Giudea Numa Pompilius Latini Laurenzia Albania Roma Iano Priscus Tarquinus XXXVII Roma Campidoglio Sabini Iove Iddei Nabuccodinosor Ierusalem Salamone Marzio Servius Tulius XXXIIII Sedecchia Giudea Sabini Roma Roma Tarquinus Superbus Roma Romolo Latini Romani Tarquino Superbo XXIII Ciro Persia