Pagina (43/501)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Presa la terra per li Romani, fu spogliata d'ogni ricchezza, e per Cesere fu distrutta, e tutta infino a' fondamenti abattuta; e ciò fu intorno anni LXXII anzi la Natività di Cristo.
     
     
     
      LIBRO SECONDO
     
      I
     
     
      Qui comincia il secondo libro della edificazione di Firenze la prima volta: come di primo fue edificata la città di Firenze.
     
      Distrutta la città di Fiesole, Cesere con sua oste discese al piano presso alla riva del fiume d'Arno, là dove Fiorino con sua gente era stato morto da' Fiesolani, e in quello luogo fece cominciare ad edificare una città, acciò che Fiesole mai non si rifacesse, e rimandò i cavalieri latini, i quali seco avea, arricchiti delle ricchezze de' Fiesolani; i quali Latini Tudertini erano appellati. Cesere adunque, compreso l'edificio della città, e messovi dentro due ville dette Camarti e villa Arnina, voleva quella appellare per suo nome Cesaria. Il sanato di Roma sentendolo, non sofferse che per suo nome Cesere la nominasse; ma feciono dicreto e ordinaro che quegli maggiori signori ch'erano stati a la guerra di Fiesole e all'asedio dovessono andare a fare edificare con Cesere insieme, e popolare la detta cittade, e qualunque di loro soprastesse a·lavorio, cioè facesse più tosto il suo edificio, appellasse la cittade di suo nome, o come a·llui piacesse. Allora Macrino, Albino, Igneo Pompeo, Marzio apparecchiati di fornimenti e di maestri, vennero da Roma alla cittade che Cesere edificava, e inviandosi con Cesere si divisono l'edificare in questo modo: che Albino prese a smaltare tutta la cittade, che fue uno nobile lavoro e bellezza e nettezza della cittade, e ancora oggi del detto ismalto si truova cavando, massimamente nel sesto di San Piero Scheraggio, e in porte San Piero, e in porte del Duomo, ove mostra fosse l'antica città. Macrino fece fare il condotto dell'acqua in docce e in arcora, faccendola venire di lungi a la città per VII miglia, acciò che·lla città avesse abondanza di buona acqua da bere, e per lavare la cittade; e questo condotto si mosse infino dal fiume detto la Marina a piè di monte Morello, ricogliendo in se tutte quelle fontane sopra Sesto, e Quinto, e Colonnata.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





Romani Cesere Natività Cristo Firenze Firenze Fiesole Cesere Arno Fiorino Fiesolani Fiesole Fiesolani Latini Tudertini Camarti Arnina Cesaria Roma Cesere Fiesole Cesere Macrino Albino Igneo Pompeo Marzio Roma Cesere Cesere Albino San Piero Scheraggio San Piero Duomo Marina Morello Sesto Quinto Colonnata