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      E di quella solennità venne la dignità ch'hanno la casa de' Pazzi de la grande faccellina, intorno fa di CLXX anni dal MCCC anni addietro, per uno loro antico nomato Pazzo, forte e grande della persona, che portava la maggiore faccellina che niuno altro, e era il primo che prendea il fuoco santo, e poi gli altri da lui. Il detto Duomo si crebbe, poi che fue consecrato a Cristo, ove è oggi il coro e l'altare del beato Giovanni; ma al tempo che 'l detto Duomo fu tempio di Marti, non v'era la detta agiunta, né 'l capannuccio, né la mela di sopra; anzi era aperto di sopra al modo di Santa Maria Ritonda di Roma, acciò che il loro idolo Idio Marti ch'era in mezzo al tempio fosse scoperto al cielo. Ma poi dopo la seconda redificazione di Firenze nel MCL anni di Cristo, si fece fare il capannuccio di sopra levato in colonne, e la mela, e la croce dell'oro ch'è di sopra, per li consoli dell'arte di Calimala, i quali dal Comune di Firenze ebbono in guardia la fabbrica della detta opera di Santo Giovanni. E per più genti che hanno cerco del mondo dicono ch'elli è il più bello tempio, overo duomo, del tanto che si truovi: e a' nostri tempi si compié il lavorio delle storie a moises dipinte dentro. E troviamo per antiche ricordanze che la figura del sole intagliata nello ismalto, che dice: "En giro torte sol ciclos, et rotor igne", fu fatta per astronomia; e quando il sole entra nel segno del Cancro, in sul mezzogiorno, in quello luogo luce per lo aperto di sopra ov'è il capannuccio.
     
      XXIV


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Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





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