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      Questo Maomet fu di piccola nazione, e di povero padre o madre; e rimaso piccolo fanciullo sanza padre e madre, fu ricolto e nudrito in Salingia in Arabia con uno sacerdote d'idoli, e co·llui imprese alquanto di negromanzia; e quando il detto Maomet fu in età di sua giovanezza, venne a stare al servigio d'uno ricco mercatante arabo, per menare suoi asini a vittura. E andando giovane garzone con mercatanti in sua vottura, arivò per cammino in una badia di Cristiani, la qual era in sul cammino e confini d'Asiria e Arabia di là dal monte Sinai, ove i mercatanti facieno loro porto e ridotto. In quella avea uno santo eremita cristiano, e avea nome Bahairà, al quale per revelazione divina gli fu mostrato che tra gli mercatanti là venuti avea uno giovane di cui parlava la profezia sopra Ismael nel XVI capitolo del Genesis, che dice: "Egli nascerà uno fiero uomo, che·lla sua mano sarà contra tutti e la mano di tutti sarà contro a·llui, e che sarebbe averso della fede di Cristo e persecutore grandissimo". E quand'egli venne co' mercatanti alla detta badia, dicono i Saracini che 'l primo miracolo che Iddio mostrò per lui fu che crebbe una porta della chiesa, ond'egli entrò maravigliosamente; e se vero fu, sì fu segno manifesto che dovea isquarciare e aprire la porta della santa Chiesa di Roma. E conosciuto il giovane per lo santo padre per gli segni a·llui rivelati, il ritenne seco con pura fe' per ritrallo dell'idolatra, e insegnavagli la vera fe' di Cristo, la quale Maomet molto bene imparava.


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Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





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