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      Queste furono le prime leggi che fece Maomet da·ssé medesimo. E avea Maomet la malatia di morbo caduco, che spesso cadea in terra e dibatteasi, e schiumava colla bocca sanza sentimento; e quando il male gli era passato, per coprire il suo difetto, e per fare meglio credere a quella grossa gente il suo errore e falsa dottrina, dicea che ciò gli avenia quando Iddio volea parlare co·llui e amaestrallo delle leggi che desse al popolo, però che nonn-era possibile di vederlo corporalmente; sì i·rapia l'agnolo Gabriello e portavalo in ispirito, e ne·rapire lo spirito avea il corpo suo quella passione. Istando Maomet nel cominciamento di questa sua falsa dottrina, avenne per sudozione del diavolo, volendo corompere la santa fede cattolica, che uno monaco cristiano ch'avea nome Grosius, overo volgare Sergio, il quale era grande cherico in corte di Roma e scienziato, ma per sue male opere e falso errore fu scomunicato e condannato per eretico, il quale per paura del papa si partì di corte, e udendo già la fama di Maomet, passò oltremare, e di là si rinegò la fede di Cristo, e co·male talento, per vendicarsi del papa e de' veri Cristiani, si n'andò in Arabia, e s'acozzò con Maomet, e trovollo al cominciamento ch'egli predicava la sua falsa dottrina, ma ancora non gli era data troppa fede; sì gli mostrò il detto Sergio come la sua legge volea esser meglio ordinata e fondata, acciò che 'l suo popolo gli credesse. E acostandosi con uno Giudeo, simile rinegato di sua legge, famigliare di Maomet, molto savio e segace, i quali rinegati profertisi per consiglie


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Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





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