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      Questo Gisulfo assediò Roma e 'l papa, e ebbe due figliuoli: l'uno ebbe nome Alberico che fu re in Lombardia, e l'altro ebbe nome Grimaldo che rimase re in Benivento, e là morìo per torsi sangue, faticando suo braccio in aprire uno arco; e dopo Grimaldo ne fu re Romoldo suo figliuolo, e molta persecuzione feciono alla Chiesa. In Lombardia regnò Alberico e' suoi discendenti apresso, e ebbono grande guerra con quegli della città di Ravenna in Romagna, la quale era la maggiore e la più famosa città d'Italia appresso Roma. E così per grande tempo signoreggiarono Italia i Longobardi, tanto che si convertirono in paesani e abitanti di tutta Italia. E erano di diverse sette, con tutto che fossono battezzati: chi era Cristiano, e chi ariano e d'altri errori, e chi idolatri e pagani; e così stette grande tempo Italia maculata d'errori, e di signoria tirannica per gli Longobardi, e la Chiesa molto abbassata e afflitta. Dopo Alberigo regnò re de' Longobardi Eliprando, il quale fu grande come gigante, e per la grandezza del suo piede si prese la misura delle terre, e chiamasi ancora a' nostri tempi piè d'Eliprando, il quale è poco meno d'uno braccio a la nostra misura, e così è intagliato alla sua sepultura a Pavia. Questo Eliprando fu Cristiano, e mandò in Sardigna a fare ritrovare l'ossa e 'l corpo di santo Agustino, e fecelo recare in Italia, e per divozione infino a Genova con grande processione venne incontro, e poi in Pavia le ripuose a grande onore e solennità negli anni di Cristo VIIcXXV.


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Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





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