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      Poi ciò fatto, il detto Arrigo si andò nel Regno per guerreggiare in Puglia e in Campagna tra' signori insieme; sì prese Pandolfo prencipe di Capova e menolne in Alamagna, e mise in signoria un altro Pandolfo conte di Tarentino, e poi si tornò nella Magna dimorando poco in Italia. Per la qual cosa il paese d'Italia si commosse molto in guerra l'uno signore contra l'altro, e' Romani tra·lloro, e rubarono la Chiesa, e le sue possessioni, e cose, e pellegrini. Ma essendo in quegli tempi tornato in istato papa Gregorio sesto, di Roma cacciò papa Clemente ch'era uomo di poco valore; come signore laico con armata mano difese e racquistò le giuridizioni, possessioni, e cose della Chiesa; e ebbe guerra e battaglia col detto Arrigo che·ll'avea disposto, e soprastogli; e tutto fosse per questa cagione uomo di sangue, sì fece buona fine e con santo repentimento, mostrando a' suoi frati cardinali che ciò che avea fatto era per ricoverare lo stato di santa Chiesa, e non per niuna singulare propietà di sua avarizia, assegnando per autorità di santa Scrittura come i cherici al bisogno si debbono mettere come muro dinanzi alle battaglie a difensione della fede e di santa Chiesa. E Idio mostrò miracoli per lui; ché lui morto, i cardinali e l'altro chericato di Roma no·llo voleano soppellire in San Piero in luogo sagro, ma missollo di fuori dalle reggi, siccome alla sua fine ordinò, perch'era stato uomo di sangue, che se Idio mostrasse miracolo in lui, che 'l seppellissono dentro alla chiesa.


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Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





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