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      I Romani feciono al chericato di Roma prendere la testa di santo Piero e quella di santo Paolo, e portarle a processione per tutta Roma; per la qual cosa i Romani si crocciaro tutti contra lo 'mperadore, e 'l primo che·lla prese fue messere Matteo Rosso il vecchio degli Orsini, avolo che fu di papa Niccola terzo, e per vecchiezza avea lasciate l'armi e preso abito di penitenzia; e per questa cagione lasciò l'abito e riprese l'armi, onde molto fue commendato; e per questa cagione egli e' suoi vennero in grazia della Chiesa, e agrandiro molto. Apresso il detto messere Matteo prese la croce Gianni Buovo, grande cittadino di Roma, e poi tutti gli altri con grande animo e volontà; per la qual cosa, sentendolo lo 'mperadore, o per paura, ma più per miracolo de' beati appostoli, subito si partì dall'assedio di Roma con sua gente, e tornossi a Viterbo, e la città di Roma fu liberata.
     
      II
     
     
      Come papa Allessandro tornò di Francia a Vinegia, e lo 'mperadore venne a le sue comandamenta.
     
      Poi appresso stato il detto papa Allessandro lungamente in Francia, colla forza del re di Francia e di quello d'Inghilterra tornò colla corte sua in Italia per mare, e capitando in Cicilla, dal re Guiglielmo che allora n'era re, divotamente fu ricevuto e favorato, riconoscendosi fedele di santa Chiesa, e che·ll'isola tenea da·llui; per la qual cosa il detto papa il ne confermò re di Cicilia, e rendégli Puglia, onde il detto re Guiglielmo col suo navilio per mare l'acompagnò infino a la città di Vinegia, nella quale volle andare il detto papa per più sicurtà di lui, acciò che Federigo imperadore nol potesse offendere; e per favorare i fedeli di santa Chiesa di Lombardia fece sua stanza nella detta città di Vinegia, e da' Viniziani reverentemente fu ricevuto e onorato; per lo cui favore i Milanesi rifeciono la città di Milano gli anni di Cristo MCLXVIII. Poi poco tempo apresso i Milanesi coll'aiuto de' Piagentini e di Chermonesi e d'altre città di Lombardia che obbedieno santa Chiesa feciono una terra in Lombardia, quasi per una bastita e battifolle, incontro alla città di Pavia, che sempre fu contra Milano, e si tenea collo imperio; e quella città fatta, per onore del detto papa Allessandro, e perché fosse più famosa, la chiamarono Allessandra; e poi fu sopranomata de la Paglia, a dispregio, per quegli di Pavia; e a priego de' Lombardi le diede il papa vescovo, e dispuose quello di Pavia e tolsegli la dignità del palio e della croce, imperciò che sempre avea tenuto con Federigo imperadore contro a la Chiesa.


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Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





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