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      La seconda cosa fu che ruppe la pace fatta da·llui alla Chiesa, non ricordandosi della perdonanza a·llui fatta delle scomuniche e degli altri misfatti per lui operati contra santa Chiesa; e quegli che furono colla Chiesa contro a·llui in quella pace giurò e promise di mai non offendere, e elli fece tutto il contradio; che tutti gli disperse, o per morte o per esilio, loro e loro famiglie, levando loro possesioni, e non ristituì a' Tempieri né agli Spedalieri le loro magioni per lui occupate, le quali per patti della pace avea promessi di ristituire e rendere, e lasciò per forza vacanti XI arcivescovadi, con molti vescovadi e badie nello imperio e nel reame, i quali non lasciava a quegli che degnamente erano eletti per lo papa tenere né coltivare, faccendo forze e torzioni alle sacre persone, recandoli a piati dinanzi a' suoi balii e corti secolari. La terza causa fu per sacrilegio che fece, che per le galee di Pisa e per lo figliuolo re Enzo fece pigliare i cardinali e molti parlati in mare, come detto è in adietro, e di quegli mazzerare in mare, e tenere morendo in diverse e aspre carcere. La quarta causa fu perch'egli fu trovato e convinto in più articoli di resia di fede; e di certo egli non fu cattolico Cristiano, vivendo sempre più a suo diletto e piacere, che a ragione, o a giusta legge, e participando co' Saracini: sempre usò poco o niente la Chiesa e 'l suo oficio, e non facie limosina; sì che non sanza grandi cagioni e evidenti fue disposto e condannato; e con tutto che molta molestia e persecuzione facesse a santa Chiesa, come fue condannato, ogni onore e stato e potenzia e grandezza in poco di tempo Idio gli levò, e gli mostrò la sua ira, sì come innanzi faremo menzione.


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Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





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