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      Per la qual cosa i Poggibonizzesi, ch'erano per loro grande Comune, vennero a·fFirenze colle coregge in collo a chiedere mercé al Comune di Firenze, che 'l castello non fosse disfatto; ma invano furono le loro richeste, che 'l castello per gli Fiorentini fue abattuto e disfatto.
     
      LXIV
     
     
      Incidenza, raccontando uno grande miracolo del corpo di Cristo ch'avenne nella città di Parigi.
     
      Ne' detti tempi, regnando in Francia il buono re Luis, avenne uno grande miracolo del corpo di Cristo; che celebrando uno prete il sacramento in una cappella di Parigi presso a la sala del re, come piacque a Dio, apparve in sulle mani del prete a la vista de le genti, in luogo dell'ostia sacra, uno piccolo fanciullo molto bello e grazioso, il quale veduto da molti, pregaro il prete il sostenesse infino che al re Luis fosse fatto assapere, e che 'l venisse a vedere; così fece, onde molta quantità di gente entrasse a vedere. E essendo ciò detto al re Luis, e ch'egli v'andasse a vederlo, rispuose: "Vadalo a vedere chi nol crede, ch'io il veggio tuttavia nel mio cuore"; per la quale risposta fue commendato molto il re di grandissimo senno e di cattolica fede.
     
      LXV
     
     
      Come il popolo di Firenze cacciò la prima volta i Ghibellini di Firenze, e la cagione perché.
     
      Negli anni di Cristo MCCLVIII, essendo podestà di Firenze messere Iacopo Bernardi di Porco, all'uscita del mese di luglio quegli della casa degli Uberti co·lloro séguito de' Ghibellini, per sodducimento di Manfredi, ordinarono di rompere il popolo di Firenze, perché parea loro che pendessono in parte guelfa.


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Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





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