Pagina (285/501)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E cominciata la grande battaglia a' confini de' detti reami, per la moltitudine e discorso de' cavagli si levò sì grande polvere, che di mezzodì si fece sì oscura l'aria, che l'uno non conoscie l'altro. Alla fine essendo il re d'Ungaria duramente fedito, gli Ungari si misono in fugga, e al trapasso d'una riviera più di XIIIIm si dice che n'anegaro. E dopo la detta sconfitta il re di Buem entrato in Ungaria, per solenni ambasciadori dagli Ungari fu richesto di pace, il quale raunate le terre ond'era il contasto, si fermòe con matrimonio tra·lloro.
     
      LXXII
     
     
      Come il grande tiranno Azzolino di Romano fu sconfitto da' Chermonesi; e morì in pregione.
     
      Nel detto anno MCCLX Azzolino di Romano, cioè d'uno castello di trivigiana, dal marchese Palavigino e da' Chermonesi nel contado di Milano, presso al ponte di Casciano in sul fiume d'Adda, avendo con seco più di MD cavalieri, e andava per torre la città di Milano, fue sconfitto, e fedito, e preso; delle quali fedite in pregione morìo, nel castello di Solcino nobilemente fue soppellito. Elli trovava per sua profezia ch'egli dovea morire in uno castello del contado di Padova ch'avea nome Basciano, e in quello non entrava; e quando si sentì fedito, domandò come si chiamava il luogo; fugli detto Casciano; allora disse: "Casciano Basciano tutto è uno"; e giudicossi morto. Questo Azzolino fue il più crudele e ridottato tiranno che mai fosse tra' Cristiani, e signoreggiò per sua forza e tirannia, essendo di sua nazione della casa di Romano gentile uomo, grande tempo tutta la Marca di Trivigi, e la città di Padova, e gran parte di Lombardia; e' cittadini di Padova molta gran parte consumò, e acceconne pur de' migliori e de' più nobili in grande quantità, e togliendo le loro possesioni, e mandandogli mendicando per lo mondo, e molti altri per diversi martìri e tormenti fece morire, e a una ora XIm Padovani fece ardere, e per la innocenzia del loro sangue, per miracolo, mai poi in quello non nacque erba niuna.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





Ungaria Ungari Buem Ungaria Ungari Azzolino Romano Chermonesi MCCLX Azzolino Romano Palavigino Chermonesi Milano Casciano Adda Milano Solcino Padova Basciano Casciano Basciano Azzolino Cristiani Romano Marca Trivigi Padova Lombardia Padova XIm Padovani