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      Alla fine, come piacque a·dDio, veggendosi assai di presso le dette due osti al luogo detto...., i Franceschi passarono sanza contasto di battaglia, e arrivarono alla città di Parma. Bene si disse che uno messer Buoso della casa di que' da Duera di Chermona, per danari ch'ebbe da' Franceschi, mise consiglio per modo che l'oste di Manfredi non fosse al contasto al passo, com'erano ordinati, onde poi il popolo di Chermona a·ffurore distrussono il detto legnaggio di quegli da Duera. Giunti i Franceschi alla città di Parma, furono ricevuti graziosamente; e gli usciti guelfi di Firenze e dell'altre città di Toscana, con più di CCCC cavalieri, onde aveano fatto loro capitano il conte Guido Guerra de' conti Guidi, andarono loro incontro infino a Mantova. E quando i Franceschi si scontrarono con gli usciti guelfi di Firenze e di Toscana, parve loro sì bella gente e sì riccamente a cavagli e ad arme, che molto si maravigliarono che usciti di loro terre potessono esser così nobilemente adobbati, e la loro compagnia ebbono molto cara de' detti nostri usciti. E poi gli scorsono e condussono per Lombardia a Bologna, e per Romagna, e per la Marca, e per lo Ducato, che per Toscana non poterono passare, però che tutta era a parte ghibellina e alla signoria di Manfredi; per la qual cosa misono molto tempo in loro viaggio, sicché prima fu l'entrante del mese di dicembre del detto anno MCCLXV, che giugnessono a Roma; e giunti loro alla città di Roma, il conte Carlo fu molto allegro, e gli ricevette a gran festa e onore.


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Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





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