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      Il conte Guido Novello si fuggì, e messer Provenzano Salvani signore e guidatore dell'oste de' Sanesi fu preso, e tagliatogli il capo, e per tutto il campo portato fitto in su una lancia. E bene s'adempié la profezia e revelazione che gli avea fatta il diavolo per via d'incantesimo, ma no·lla intese; ch'avendolo fatto costrignere per sapere come capiterebbe in quella oste, mendacemente rispuose, e disse: "Anderai e combatterai, vincerai non, morrai alla battaglia, e la tua testa fia la più alta del campo"; e egli credendo avere la vittoria per quelle parole, e credendo rimanere signore sopra tutti, non fece il punto alla fallace, ove disse: "Vincerai no, morrai etc."; e però è grande follia a credere a sì fatto consiglio come quello del diavolo. Questo messer Provenzano fu grande uomo in Siena al suo tempo dopo la vittoria ch'ebbono a Monte Aperti, e guidava tutta la città, e tutta parte ghibellina di Toscana facea capo di lui, e era molto presentuoso di sua volontà. In questa battaglia si portò il detto messere Giambertardo come valente signore in pugnare contro a' nimici, e simigliantemente la sua gente, e tutti Guelfi di Firenze, faccendo grande uccisione de' nimici per vendetta di loro parenti e amici che rimasono alla sconfitta a Monte Aperti; quasi nullo o pochi ne menarono a pregioni, ma gli misono a morte e alle spade; onde la città di Siena, a comparazione del suo popolo, ricevette maggiore danno de' suoi cittadini in questa sconfitta, che non fece Firenze a quella di Monte Aperti, e lasciarvi


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Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





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