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      Per la qual cosa lo re fu consigliato che convenia di necessità che tornasse a Brandizio, perché s'appressava l'autunno, e gli tempi contrarii a sostenere in mare sì grande armata; e ch'egli facesse disarmare, e riposasse sé e sue genti infino al primo tempo; e così fu fatto, onde lo re Carlo si diede grande dolore sì per la presura del figliuolo, e che la fortuna gli era fatta così aversa e contraria, e per gli più si disse che ciò fu cagione dell'avacciamento di sua morte, come diremo appresso.
     
      XCV
     
     
      Come lo buono re Carlo passò di questa vita alla città di Foggia in Puglia.
     
      Lo re Carlo tornato con suo stuolo a Brandizio, sì 'l fece disarmare, e tornossi a Napoli per dare ordine, e fornirsi di moneta e di gente per ritornare in Cicilia al primo tempo. E come quegli che·lla sua sollecita mente non posava, come fu passato il mezzo dicembre, ritornò in Puglia per essere a Brandizio per fare avacciare il suo navilio. Com'egli fu a Foggia in Puglia, e come piacque a·dDio, amalò di forte malatia, e passò di questa vita il seguente giorno della Bifania, dì VII di gennaio, gli anni di Cristo MCCLXXXIIII. Ma innanzi che morisse, con grande contrizione prendendo il corpo di Cristo, disse con grande reverenza "Sire Idius, con ie croi vraimant che vos est mon salveur, ensi vos pri que vos aies mersi de ma arme, ensi con ie fis l'amproise de roiame de Sesilia plus por servir sante Egrise que per mon profit o altre covidise, ensi me perdones mes pecces"; e passò poco appresso di questa vita; e fu recato il suo corpo a Napoli, e dopo il grande lamento fatto di sua morte fu soppellito all'arcivescovado di Napoli con grande onore.


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Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





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