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      E così fu il traditore dal traditore tradito; onde a parte guelfa di Toscana fu grande abassamento, e esultazione de' Ghibellini per la detta revoluzione di Pisa, e per la forza de' Ghibellini d'Arezzo, e per la potenzia e vittorie di don Giamo di Raona e de' Ciciliani contra l'erede del re Carlo.
     
      CXXII
     
     
      Come i Lucchesi presono sopra i Pisani il castello d'Asciano.
     
      Nel detto anno, del mese d'agosto, i Lucchesi con giudice di Gallura e cogli usciti guelfi di Pisa (e di Firenze v'andarono XII cavalieri di corredo con CC cavalieri soldati) andarono ad oste in sul contado di Pisa, e puosonsi al castello d'Asciano presso di Pisa a tre miglia, e ebbollo a patti, salve le persone, e tornarono in Lucca sani e salvi sanza nullo contasto de' Pisani. E per loro dispetto i Lucchesi, preso il castello, nella maggiore torre feciono mettere più specchi, perché i Pisani vi si specchiassono.
     
      CXXIII
     
     
      Come' soldati de' Pisani che venieno di Campagna furono sconfitti in Maremma da' soldati de' Fiorentini.
     
      Nel detto anno, del mese di settembre, vegnendo di terra di Roma e di Campagna CC cavalieri soldati per lo Comune di Pisa, i quali guidava il conticino da Ilci di Maremma, sentendo la loro venuta il giudice di Gallura ch'era in Samminiato, con ordine de' Fiorentini, mandarono loro incontro IIIc cavalieri di quegli della taglia con certi Fiorentini, onde fu capitano messer Guelfo de' Cavalcanti e Berardo da Rieti conastabole per condotta di Minuccio da Biserno; e scontrandosi co' detti soldati de' Pisani in Maremma, gli ruppono e sconfissono, e molti ne furono morti e presi, che pochi ne scamparono col conticino da Ilci; e le loro insegne recate in Firenze con grande festa, e il detto Berardo da Rieti conastabole fu fatto cavaliere per lo Comune di Firenze, e feciongli ricchi doni e grande onore.


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Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





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