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      E ricevuto per gli Fiorentini allegramente il gaggio della battaglia, di concordia si schierarono e affrontarono le due osti più ordinatamente per l'una parte e per l'altra, che mai s'affrontasse battaglia in Italia, nel piano a piè di Poppio nella contrada detta Certomondo, che così si chiama il luogo, e una chiesa de' frati minori che v'è presso, e in uno piano che·ssi chiama Campaldino; e ciò fu un sabato mattina, a dì XI del mese di giugno, il dì di santo Barnaba appostolo. Messer Amerigo e gli altri capitani de' Fiorentini si schierarono bene e ordinatamente, faccendo CL feditori de' migliori dell'oste, de' quali furono XX cavalieri novelli, che si feciono allora; e essendo messer Vieti de' Cerchi de' capitani, e malato di sua gamba, non lasciò perciò di volere essere de' feditori; e convenendoli eleggere per lo suo sesto, nullo volle di ciò gravare più che·ssi volesse di volontà, ma elesse sé e 'l figliuolo e' nipoti; la qual cosa gli fu messa in grande pregio, e per suo buono esemplo e per vergogna molti altri nobili cittadini si misono tra' feditori. E ciò fatto, fasciandogli di costa da ciascuna ala della schiera de' pavesari, e balestrieri, e di pedoni a lance lunghe, e la schiera grossa di dietro a' feditori ancora fasciata di pedoni, e dietro tutta la salmeria raunata per ritenere la schiera grossa, e di fuori della detta schiera misono CC cavalieri e pedoni Lucchesi e Pistolesi e altri forestieri, onde fu capitano messer Corso Donati, ch'allora era podestà de' Pistolesi, e ordinaro, che se bisognasse, fedisse per costa sopra i nemici.


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Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





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