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      E nota che tutta la spesa della detta oste si fornì per lo nostro Comune per una libbra di libbre VI e soldi V il centinaio, che montò più di XXXVIm di fiorini d'oro, sì era allora bene ordinato l'estimo della città e del contado, con altre cose e rendite del Comune simiglianti bene ordinate. Bene avenne che tornata la detta oste, i popolani ebbono sospetto de' grandi, che per orgoglio della detta vittoria non gli gravassono oltre al modo usato; e per questa cagione le VII arti maggiori si rallegarono con loro le V arti consequenti, e feciono tra·lloro imporre arme, e pavesi, e certe insegne, e fu quasi uno cominciamento di popolo, onde poi si prese la forma del popolo che·ssi cominciò nel MCCLXXXXII, come innanzi fareno memoria. Della sopradetta vittoria la città di Firenze esaltò molto, e venne in felice e buono stato, il migliore ch'ella avesse avuto infino a quelli tempi; e crebbe molto di genti e di ricchezze, ch'ognuno guadagnava d'ogni mercatantia, arte, o mestieri; e durò in pacefico e tranquillo stato più anni appresso, ogni dì montando. E per allegrezza e buono stato ogni anno per calen di maggio si faceano le brigate e compagnie di genti giovanivestiti di nuovo, e faccendo corti coperte di zendadi e di drappi, e chiuse di legname in più parti della città; e simile di donne e di pulcelle, andando per la terra ballando con ordine, e signore accoppiati, cogli stormenti e colle ghirlande di fiori in capo, stando in giuochi e in allegrezze, e in desinari e cene.
     
      CXXXIII


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Nuova cronica
Tomo Primo
di Giovanni Villani
pagine 501

   





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