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      La parte de' Neri si ridussono a casa de' Frescobaldi Oltrarno, e la parte de' Bianchi si ridussono a casa i Cerchi nel Garbo, per parentadi ch'aveano tra·lloro. Ma come l'una pecora malata corrompe tutta la greggia, così questo maladetto seme uscito di Pistoia, istando in Firenze corruppono tutti i Fiorentini e partiro, che prima tutte le schiatte e' casati de' nobili, l'una parte tenea e favorava l'una parte, e gli altri l'altra, e appresso tutti i popolari. Per la qual cosa e gara cominciata, non che i Cancellieri per gli Fiorentini si racconciassono insieme, ma i Fiorentini per loro furono divisi e partiti, multiplicando di male in peggio, come seguirà appresso il nostro trattato.
     
      XXXIX
     
     
      Come la città di Firenze si partì e si sconciò per le dette parti bianca e nera.
     
      Nel detto tempo essendo la nostra città di Firenze nel maggiore stato e più felice che mai fosse stata dapoi ch'ella fu redificata, o prima, sì di grandezza e potenza, e sì di numero di genti, che più di XXXm cittadini avea nella cittade, e più di LXXm distrittuali d'arme avea in contado, e di nobilità di buona cavalleria e di franco popolo e di ricchezze grandi, signoreggiando quasi tutta Toscana; il peccato della ingratitudine, col susidio del nimico dell'umana generazione, de la detta grassezza fece partorire superba corruzzione, per la quale furono finite le feste e l'alegrezze de' Fiorentini, che infino a que' tempi stavano in molte delizie, e morbidezze, e tranquillo, e sempre in conviti, e ogn'anno quasi per tutta la città per lo calen di maggio si faceano le brigate e le compagnie d'uomini e di donne, di sollazzi e balli.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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