Pagina (48/616)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E ciò fatto, furono mandati a' confini Sinibaldo fratello di messer Corso, e de' suoi, e messer Rosso, e messer Rossellino della Tosa, e degli altri loro consorti; e messer Giachinotto e messer Pazzino de' Pazzi e di loro giovani, e messer Geri Spini e de' suoi al castello della Pieve. E per levare ogni sospetto il popolo mandò i caporali dell'altra parte a' confini a Serrezzano: ciò fu messer Gentile, e messer Torrigiano, e Carbone de' Cerchi, e di loro consorti, Baschiera de la Tosa e de' suoi, Baldinaccio degli Adimari e de' suoi, Naldo de' Gherardini e de' suoi, Guido Cavalcanti e de' suoi, e Giovanni Giacotti Malespini. Ma questa parte vi stette meno a' confini, che furono revocati per lo 'nfermo luogo, e tornonne malato Guido Cavalcanti, onde morìo, e di lui fue grande dammaggio, perciò ch'era come filosafo, virtudioso uomo in più cose, se non ch'era troppo tenero e stizzoso. In questo modo si guidava la nostra città fortuneggiando.
     
      XLIII
     
     
      Come papa Bonifazio mandò in Francia per messer Carlo di Valos.
     
      Tornato a corte di papa il legato frate Matteo d'Acquasparta, e informato papa Bonifazio del male stato e dubitoso della città di Firenze, e poi per le novità seguite dopo la partita del legato, come detto avemo, e per infestagione e spendio de' capitani di parte guelfa e de' detti confinati, ch'erano al castello della Pieve presso a la corte, e di messer Geri Spini (ch'egli e la sua compagnia erano mercatanti di papa Bonifazio, e del tutto guidatori) co·lloro procaccio e studio, e di messer Corso Donati che seguiva la corte, sì prese per consiglio il detto papa Bonifazio di mandare per messer Carlo di Valos fratello del re di Francia, per doppio intendimento; principalmente per aiuto del re Carlo per la guerra di Cicilia, dando intendimento al re di Francia e al detto messer Carlo di farlo eleggere imperadore de' Romani, e di confermarlo, o almeno per autorità papale e di santa Chiesa di farlo luogotenente d'imperio per la Chiesa, per la ragione ch'ha la Chiesa vacante imperio; e oltre a questo gli diè titolo di paciario in Toscana, per recare co la sua forza la città di Firenze al suo intendimento.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





Sinibaldo Corso Rosso Rossellino Tosa Giachinotto Pazzino Pazzi Geri Spini Pieve Serrezzano Gentile Torrigiano Carbone Cerchi Baschiera Tosa Baldinaccio Adimari Naldo Gherardini Guido Cavalcanti Giovanni Giacotti Malespini Guido Cavalcanti Bonifazio Francia Carlo Valos Matteo Acquasparta Bonifazio Firenze Pieve Geri Spini Bonifazio Corso Donati Bonifazio Carlo Valos Francia Carlo Cicilia Francia Carlo Romani Chiesa Chiesa Chiesa Toscana Firenze