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      I Fiaminghi per la forza del gran fuoco non ebbono podere di seguirgli, onde rimasono con onta e vergogna scornati dello 'nganno de' Lombardi, e per cruccio misono fuoco, e guastarono e
      arsono tutta la città di Ternana; e poi sanza soggiorno se n'andarono per Artese guastando il paese, e puosonsi ad oste a la forte e ricca città di Tornai quasi intorno intorno con loro grande esercito, e crescendo loro oste. Ma la città era bene guernita di buona cavalleria e de le masnade de' Lombardi e Toscani, che poco o niente gli curavano; ma di continuo le dette masnade uscivano fuori della terra, e assalivano l'oste de' Fiaminghi di dì e di notte, dando loro molto affanno e sollecitudine, e faccendo romire la grandissima oste; e com'erano cacciati da' Fiaminghi, si riduceano in su i fossi di fuori sotto la guardia de le torri de la città e de' loro balestrieri ordinati in su le mura; e nulla altra gente facie guerra a' Fiaminghi, e di cui più temessono; e per questo modo sovente gabbavano i Fiaminghi. In questa stanza dell'asedio di Tornai lo re di Francia molto straccato di spendio, per trattato del conte di Savoia si presono triegue per uno anno da·llui a' Fiaminghi, e levossi l'assedio da Tornai; e 'l conte Guido di Fiandra fu lasciato di pregione sotto sicurtà di saramento e di stadichi, e di ritornare in pregione infra certo tempo; e andò così vecchio com'era in Fiandra con grande allegrezza per vedere suo paese libero da la signoria de' Franceschi, e fare festa a' suoi discendenti e buona gente del paese.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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