Pagina (196/616)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma Uguiccione co' Pisani essendo di presso, partiti i Fiorentini, incontanente gli cavalcava, sì che molto gli afrisse; e per la loro divisione de la quale era capo dell'una setta messer Luti degli Obizzi, e dell'altra messer Arrigo Berarducci, contra la volontà de' Fiorentini pace feciono co' Pisani, rendendo loro Ripafratta e più altre castella de' Pisani, ch'anticamente aveano sopra loro guadagnate, e rimisono in Lucca quegli della casa degl'Interminegli e loro séguito; onde i Fiorentini molto isdegnarono e furono crucciosi.
     
      LIX
     
     
      Della morte di papa Chimento.
     
      Nell'anno MCCCXIIII, dì XX d'aprile, morì papa Chimento: volendo andare a Bordello in Guascogna, passato il Rodano a la Rocca Maura in Proenza, amalò e morì. Questi fu uomo molto cupido di moneta, e simoniaco, che ogni benificio per danari s'avea in sua corte, e fu lussurioso; che palese si dicea che tenea per amica la contessa di Pelagorga bellissima donna, figliuola del conte di Fusci. E lasciò i nipoti e suo lignaggio con grandissimo e innumerabile tesoro. E dissesi che, vivendo il detto papa, essendo morto uno suo nipote cardinale cu' egli molto amava, costrinse uno grande maestro di negromanzia che sapesse che dell'anima del nipote fosse. Il detto maestro, fatte sue arti, uno cappellano del papa molto sicuro fece portare a' dimonia, i quali il menarono a lo 'nferno, e mostrargli visibilemente uno palazzo, iv'entro uno letto di fuoco ardente, nel quale era l'anima del detto suo nipote morto, dicendogli che per la sua simonia era così giudicato.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





Uguiccione Pisani Fiorentini Luti Obizzi Arrigo Berarducci Fiorentini Pisani Ripafratta Pisani Lucca Interminegli Fiorentini Chimento Chimento Bordello Guascogna Rodano Rocca Maura Proenza Pelagorga Fusci