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      Il re Ruberto veggendo non potea avere la città, né combattere non volea don Federigo co·llui in mare né in terra, fatta fu triegua per tre anni tra·lloro, e così si partì il re Ruberto con sua oste assai peggiorato, e sanza nulla aquistare: di là tornò in Napoli il dì di calen di gennaio, anno MCCCXIIII, e più galee delle sue afondarono in mare colla gente, perch'erano state nuove e non riconce in sì lungo soggiorno.
     
      LXIII
     
     
      Come i Padovani furono sconfitti a Vincenza da messer Cane della Scala.
     
      Nel detto anno MCCCXIIII, dì XVIII di settembre, essendo i Padovani con tutto loro isforzo, andarono a Vincenza, e presono i borghi, e assediavano la terra. Messer Cane signore di Verona subitamente venne in Vincenza con poca gente assalì i Padovani; e eglino male ordinati, confidandosi de la presa de' borghi, sì furono sconfitti, e molti di loro presi e morti.
     
      LXIV
     
     
      Come i Fiorentini feciono pace cogli Aretini.
     
      Nel detto anno MCCCXIIII, a dì XXVIII di settembre, i Fiorentini e' Sanesi e tutta la lega di parte guelfa di Toscana feciono pace cogli Aretini per mano di messer Piero figliuolo del re Carlo in Firenze, ch'abitava in casa i Mozzi a capo del ponte Rubaconte.
     
      LXV
     
     
      Come apparve una stella commeta in cielo.
     
      Nel detto anno MCCCXIIII apparve una commeta di verso settantrione quasi a la fine del segno de la Vergine, e durò più di VI semmane, e secondo che dissono gli astrologi, significò molte novità e pestilenze ch'appresso furono, e la morte del re di Francia e di suoi figliuoli, che morirono poco appresso.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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