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      La quale gente di vero tennero la città in assai pacifico e tranquillo stato più tempo appresso, onde la città s'avanzò e migliorò assai; e per lo detto conte da Battifolle vicario s'ordinò e cominciò e fece gran parte del palagio nuovo ove sta la podestà. E nel detto anno, del mese di gennaio, a la signoria del detto conte nacque al Terraio in Valdarno uno fanciullo con due corpi così fatto, e fu recato in Firenze, e vivette più di XX dì; poi morì a lo spedale di Santa Maria della Scala, l'uno prima che l'altro: e volendo essere recato vivo a' priori ch'allora erano, per maraviglia non vollono ch'entrasse in palagio, recandolsi a pianta e sospetto di sì fatto mostro, il quale secondo l'oppenione degli antichi ove nasce era segno di futuro danno.
     
      LXXX
     
     
      Conta di grande fame e mortalità ch'avenne oltremonti.
     
      Nel detto anno MCCCXVI grande pestilenzia di fame e mortalità avenne nelle parti di Germania, cioè nella Magna di sopra verso tramontana, e stesesi in Olanda, e in Frisia, e in Silanda, e in Brabante, e in Fiandra, e in Analdo, e infino ne la Borgogna, e in parte di Francia; e fu sì pericolosa, che più che 'l terzo de la gente morirono, e da l'uno giorno a l'altro quegli che parea sano era morto. E 'l caro fu sì grande di tutte vittuaglie e di vino, che se non fosse che di Cicilia e di Puglia vi si mandò per mare per gli mercatanti per lo grande guadagno, tutti morieno di fame. Questa pestilenzia avenne per lo verno dinanzi, e poi la primavera e tutta la state fu sì forte piovosa, e 'l paese è basso, che l'acqua soperchiò e guastò ogni sementa.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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