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      E questo fu a dì XII di giugno nel sopradetto anno. E ciò fu grande sentenzia e giudicio di Dio che gli detti della casa de' Quartigiani anticamente guelfi furono caporali a dare la città e signoria di Lucca a Castruccio, e tradendo i Guelfi, per lui furono morti e disertati per lo simile peccato di tradimento. E trovato Castruccio il detto tradimento, il quale era con tanti seguaci buoni cittadini di Lucca e del contado, non s'ardì a scoprirlo più innanzi, ma vivendo in tanta paura e gelosia, che non s'ardia a uscire della città. E di certo per lo male volere de' suoi cittadini, e per la forza del duca e de' Fiorentini, tosto avrebbe perduta la terra, se non fosse il soccorso brieve e venuta del Bavero, come innanzi farà menzione.
     
      XXVII
     
     
      Come il legato cardinale piuvicò in Firenze i processi fatti per lo papa sopra il Bavero.
     
      Nel detto anno MCCCXXVII, il dì de la festa di santo Giovanni di giugno, messer Gianni Guatano degli Orsini cardinale, legato in Toscana, a la detta festa ne la piazza di San Giovanni piuvicò nuovi processi venuti dal papa contra Lodovico duca di Baviera eletto re de' Romani, sì come contra eretico e persecutore di santa Chiesa: e poco appresso dimorò in Firenze, che n'andò verso Roma per rimuovere i Romani per lo modo che dicemmo addietro.
     
      XXVIII
     
     
      Della rubellazione di Faenza in Romagna, il figliuolo al padre.
     
      Nel detto anno, a dì VIII di luglio, Alberghettino figliuolo di Francesco de' Manfredi signore di Faenza rubellò e tolse la signoria de la detta città di Faenza al padre e a' frategli, e cacciogline fuori, e egli se ne fece signore; e così mostra che non volesse tralignare e del nome e del fatto di frate Alberigo suo zio, che diede le male frutta a' suoi consorti, faccendogli uccidere e tagliare al suo convito, sì che Francesco Manfredi, che fu a·cciò fare, ricevette in parte del detto peccato guidardone dal figliuolo.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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