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      XLVIII
     
     
      Come il duca fece cacciare uno popolano di Firenze, perché aringò contro a·llui.
     
      Nel detto anno, a dì VII di dicembre, uno popolano di Firenze chiamato Gianni Alfani, per cagione che in uno consiglio di dare aiuto al re Ruberto a richesta de' suoi ambasciadori il detto Gianni contradisse, il fece il duca condannare nell'avere e persona, e guastare i suoi beni; e con tutto che 'l detto Gianni fosse per sue ree opere degno di quello, e peggio, sì spiacque a tutti i popolani di Firenze per assempro di loro, e però ch'egli avea pure detto bene per lo Comune, e ragionevolemente, ma disselo con troppa audacia e prosunzione contra il signore. Avenne fatta menzione, non per lo detto Gianni, che non era degno di scrivere in cronica, ma per esemplo, e perché a' Fiorentini parve essere troppo fedeli del signore, per questa cagione recando in loro assempro che chi a uno offende a molti minaccia.
     
      XLIX
     
     
      Come il Bavero si partì di Pisa per andare a Roma.
     
      Nel detto anno MCCCXXVII il Bavero essendo stato in Pisa, poi che la vinse, come adietro facemmo menzione, non intese a fare guerra niuna contra' Fiorentini, né contra il loro signore messer lo duca, ma solamente a raunare moneta per fornire suo cammino verso Roma, e da l'ottobre ch'egli prese Pisa infino a la sua partita trasse da' Pisani, con XXm fiorini d'oro che impuose al chericato di Pisa, che di libbre e d'imposte e di loro rendite e gabelle, CCm fiorini d'oro, con molti guai de' Pisani, che alla loro difensione contra al detto Bavero non ardirono a imporre Vm. E ciò fatto, a dì XV di dicembre nel detto anno, con sua gente in numero di IIIm cavalieri e con più di Xm bestie uscì della città di Pisa, e acampossi a la badia di Santo Remedio presso a Pisa a tre miglia, e di là mandò innanzi per la via di Maremma il suo maliscalco co' conti a Santa Fiore e con Ugolinuccio da Baschio con VIIc cavalieri e IIm pedoni, acciò che prendessono i passi di Maremma, e fornissono il cammino di vittuaglia.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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