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      LVII
     
     
      Come quegli da Fabbriano furono sconfitti da la gente de la Chiesa.
     
      Nel detto anno MCCCXXVII, di gennaio, essendo l'oste della Chiesa sopra il castello di Fornoli ne la Marca d'Ancona, quegli da Fabbriano ribegli de la Chiesa con IIIIc cavalieri e IIm pedoni per levare il detto assedio vennono e puosonsi ivi presso a un altro castello che teneano que' della Chiesa. Tano da Iegi capitano della gente della Chiesa gli asalì con sua gente e miseli in isconfitta, e rimasonvi VII bandiere di cavalieri, e da CLXX cavagli, e ben IIIc uomini morti e IIIIc presi.
     
      LVIII
     
     
      Conta de' fatti di Firenze.
     
      Nel detto anno, a dì XXII di gennaio, si cominciò a fondare in Firenze la grande porta de la cittade sopra le mura che va verso Siena e verso Roma, presso al munistero de le Donne di Monticelli Oltrarno; e in quelli tempo si dificarono quelle mura nuove della cittade intorno a la detta porta verso il poggio di Bogoli. Domenica notte vegnente, a dì XXIIII di gennaio, s'apprese il fuoco in Firenze nel sesto di Borgo presso a la loggia de' Bondelmonti, e arsonvi due case sanza altro danno.
     
      LIX
     
     
      Come la città di Pistoia fu presa per lo capitano del duca e de' Fiorentini.
     
      Nel detto anno MCCCXXVII, a l'uscita di gennaio, essendo messo innanzi segretamente a messer Filippo di Sangineto, capitano di guerra per lo duca rimaso in Firenze, per uno Baldo Cecchi e Iacopo di messer Braccio Bandini Guelfi usciti di Pistoia come potea avere la città di Pistoia per imbolìo e forza, se si volesse assicurare, il detto messer Filippo cautamente intese al trattato, e segretamente fece fare nel castello dello 'mperadore di Prato ponte di legname, e scale e bolcioni e altri difici da combattere terre; e mercolidì sera, a dì XXVII di gennaio, serrate le porte, si partì il detto messere Filippo di Firenze con VIc uomini di cavallo di sua gente, e non menò seco nullo Fiorentino, se non messer Simone di messer Rosso della Tosa, che ordinò il trattato col detto messer Filippo.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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