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      Lasceremo alquanto di questa materia, e torneremo a' fatti di Firenze e dell'altra Italia.
     
      CII
     
     
      Come messere Cane della Scala ebbe la signoria della città di Padova.
     
      Nel detto anno MCCCXXVIII, essendo la città di Padova molto afflitta e anullata di podere e di signoria e di gente, e perduto la maggior parte di suo contado per la discordia di grandi cittadini, e per la persecuzione de la guerra avuta con messer Cane della Scala signore di Verona, quegli della casa da Carrara di Padova, cacciati i loro vicini e guasta loro parte guelfa per volere essere signori e tirannare, quasi per necessità non potendo bene tenere la terra, s'accordaro con messere Cane e imparentarsi co·llui, e diedongli la signoria di Padova a dì VIII del mese di settembre, la quale sì lungamente avea bramata; e a dì X del mese v'entrò con grande trionfo e signoria. E come fu in Padova, l'ordinò e compuose in assai giusto e convenevole stato secondo la terra ch'era guasta, sanza fare vendetta di niuno, e rimettendo nella città chiunque volle tornare sotto la sua signoria. E bene s'adempié la profezia di maestro Michele Scotto de' fatti di Padova, ove disse molto tempo dinanzi: "Padue magnatum plorabunt filii necem diram et orrendam datam Catuloque Verone".
     
      CIII
     
     
      Come i Fiorentini presono per forza il castello di Carmignano.
     
      Nel detto tempo, sentendo messer Filippo di Sangineto con gli altri capitani della guerra di Firenze e col consiglio de' priori, che·cci trovammo allora di quello collegio, sentendo che 'l castello di Carmignano non era bene fornito, ed erano isbigottiti de la morte di Castruccio, sì ordinarono segretamente d'assalirlo e di combatterlo e prenderlo per forza; e così misono a seguizione, che 'l detto capitano con certi Fiorentini e con parte della cavalleria e popolo a piè si partirono una notte ordinata di Samminiato e dell'altre terre di Valdarno, e feciono la via del monte, e la mattina furono intorno a Carmignano; e per simile modo, e a uno punto, vi venne la cavalleria de' Fiorentini ch'era in Prato, co' Pratesi e gente a piè assai, sì che si trovarono intorno a Carmignano VIIIc cavalieri oltramontani e Vm pedoni.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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