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      E perché quegli de la terra di Camaiore si contesono, furono arsi e rubati, e arsa e guasta la terra, e morti più di IIIIc di loro terrazzani a dì VI di maggio: e poi corsono e guastarono intorno a Pescia. E in questa mutazione di Lucca il detto messer Marco e' suoi seguaci mandarono a Firenze loro ambasciadori frati agostini a richiedere i Fiorentini ch'atenessono loro i patti de la moneta promessa, offerendosi di dare la signoria di Lucca e 'l castello libero a' Fiorentini, pagando le masnade di loro gaggi sostenuti ch'era lo stimo e loro domanda intorno di LXXXm fiorini d'oro, e promettendo di perdonare e di lasciare i figliuoli di Castruccio in alcuno stato cittadinesco, e non signori. Di ciò si tennono molti e più consigli in Firenze; e come la 'nvidia che guasta ogni bene, overo ch'ancora non fosse tempo di nostro felice stato, overo che paresse loro ben fare, contastatori ebbe in Firenze assai. Principale fu messer Simone de la Tosa contrario per setta, e per lignaggio consorto di messer Pino, e più suoi seguaci grandi e popolani, mostrando con belle ragioni e colorate la confidanza di messer Marco e de' Tedeschi istati nostri contrarii e nimici, e come non era onore del Comune di Firenze a perdonare a' figliuoli di Castruccio di tante offese ricevute dal padre; e così il benificio trattato per lo Comune di Firenze d'avere la signoria di Lucca, per invidia cittadina rimase, e presesi il peggiore con grande interesso e dammaggio del nostro Comune, come innanzi per lo tempo faremo menzione.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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