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      Come il legato fu fatto conte di Romagna ed ebbe libera la città di Forlì.
     
      Nell'anno MCCCXXXII papa Giovanni fece conte di Romagna i·legato, e que' di Forlì gli diedono liberamente la signoria de la terra, e entròvi dentro il detto legato con più di MVc cavalieri di sua gente a grande trionfo e onore, con intenzione di vicitare tutte le terre di Romagna, e poi andare ne la Marca; ma rimase, dubitando di Bologna per certe novità ch'aparvono in Lombardia, come poco apresso faremo menzione.
     
      CC
     
     
      Come il Comune di Firenze ordinò di fare la terra di Firenzuola oltre alpe.
     
      Nel detto anno, avendo i signori Ubaldini disensione e guerra insieme, ciascuna parte a gara mandando al Comune di Firenze di volere tornare a l'ubidienza e a la signoria del Comune, traendogli di bando, per gli Fiorentini fu accettato; ma ricordandosi che per molte volte s'erano riconciliati per simile modo col Comune di Firenze, e poi rubellatisi a·lloro posta e vantaggio, come si può trovare per adietro, si provide per lo detto Comune di fare una grossa e forte terra di là dal giogo dell'alpe in sul fiume del Santerno, acciò che i detti Ubaldini più non si potessono rubellare, e' distrittuali contadini di Firenze d'oltre l'alpe fossono liberi e franchi, ch'erano servi e fedeli de' detti Ubaldini; e chiamarono a fare fare la detta terra sei grandi popolani di Firenze con grande balìa intorno a·cciò. E essendo i detti uficiali in sul palazzo del popolo co' signori priori insieme in grande contasto, come si dovesse nominare la detta terra, e chi dicea uno nome e chi un altro, noi autore di questa opera trovandone tra·lloro, dissi: "Io vi dirò uno nome molto bello e utole, e che si confà a la 'mpresa, però che questa fia terra nuova e nel cuore dell'alpe, e nella forza degli Ubaldini, e presso alle confini di Bologna e di Romagna; e s'ella nonn-ha nome che al Comune di Firenze ne caglia e abbiala cara, a' tempi aversi di guerra che possono avenire, ella fia tolta e rubellata ispesso; ma se·lle porrete il nome ch'io vi dirò, il Comune ne sarà più geloso e più sollecito a la guardia: perch'io la nominerei, quando a voi piacesse, Firenzuola". A questo nome tutti inn-accordo sanza alcuno contasto furono contenti, e il confermarono, e per più aumentare e favorare il suo stato e potenza le diedono per insegna e gonfalone mezza l'arme del Comune, e mezza quella del popolo di Firenze; e ordinarono che la maggiore chiesa di quella terra, conseguendo al nome, si chiamasse San Firenze; e feciono franco chi l'abitasse X anni, recando tutte le genti vicine e ville d'intorno ad abitarla, e traendogli d'ogni bando di Comune; e ordinarvi mercato uno dì della semmana.


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Nuova cronica
Tomo Secondo
di Giovanni Villani
pagine 616

   





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