Pagina (59/442)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E quando meser Ridolfo Tarlati, ch'era in Castello segnore con C cavalieri, sentì i nemici, fue a l'arme per difendere la terra; e vegnendo a la porta ov'erano i traditori, li fu gittato da loro de la torre d'entro: incontanente sbigottito abarrò la via dinanzi per difensione; ma il marchese e' suoi compagni e' maestri di guerra incontanente feciono agirare la loro gente da l'altra parte della terra, faccendo vista con grande tumulto di grida e di sono di trombe e di nacchere d'assalire altra porta; e rimase con pochi a tagliare la detta porta. Que' d'entro storditi per lo sùbito assalto, e male proveduti, corsono per la terra per paura a l'altre porte. Intanto fu tagliata e aperta quella ov'erano i traditori; e tagliato il ponte, e entrati dentro, e poi grande battaglie ebbono a le sbarre de la via, e per forza le vinsono, però che messer Ridolfo e' figliuoli vedendo i nimici dentro si fuggiro con parte di sua gente ne la rocca; che se fosse stato fermo a la difesa, non perdea la terra. La città per li Tedeschi fue tutta corsa e rubata, e 'l castello de la rocca assediato dentro e di fuori; e per la troppa gente in quella rifuggiti, non essendo fornita al bisogno di vittuaglia, s'arrendero pregioni a dì V d'ottobre. E messer Ridolfo con due suoi figliuoli e li altri della rocca n'andaro presi a Perugia. E poco apresso i Perugini ebbono il forte castello di Citerna, e più altre della contrada. Avemo detto sì distesa questa presa di Castello perché fue d'aventuroso avenimento, e con bello accorgimento e prodezza di guerra.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova cronica
Tomo Terzo
di Giovanni Villani
pagine 442

   





Ridolfo Tarlati Castello Ridolfo Tedeschi Ridolfo Perugia Perugini Citerna Castello