Pagina (82/442)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma nostri volonterosi di vincere, più che accorti di guerra, intra gli altri mesere Gherardo di Viriborgo tedesco, ch'aveva il pennone de' feditori del nostro Comune, follemente entrò combattendo dentro alla porta del Cerruglio, onde da' nimici, i quali erano proveduti e in posta d'aguato dentro e di fuori, fu abattuto e morto, e tutti i nostri, che co·llui erano saliti al Cerruglio furono morti e sconfitti, e presi conestaboli e altri assai. Il maliscalco di meser Mastino, avuta la detta vittoria, con grande audacia con tutta sua gente venne discendendo il poggio, tuttora cacciando i nostri. Messer Piero come savio e franco capitano, e niente sbigottito per la rotta de' suoi, fece ischiera e capo grosso di sua gente, confortando i suoi e attendendo i nimici vigorosamente; i quali per lo vantaggio della scesa e per la vittoria avuta con grande empito percossono i nostri e assai gli ripinsono adietro; ma per buona capitaneria di meser Piero, e per la franca gente ch'era co·llui, sostennero combattendo vigorosamente, per modo che in poco d'ora la gente di meser Mastino furono messi inn-isconfitta, e rimasonne assai morti, e presi XIII conestaboli e cavalieri assai; il maliscalco di mesere Mastino colla sua insegna e più altre vennero in Firenze; la quale sconfitta fu a dì V di settembre MCCCXXXVI. E·cciò fatto, meser Piero, raccolta sua gente, infino a notte trombando dimorò colle torce accese sul campo, e·lla notte albergò a Gallena, e poi l'altro dì con grande onore tornò a Fucecchio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova cronica
Tomo Terzo
di Giovanni Villani
pagine 442

   





Gherardo Viriborgo Comune Cerruglio Cerruglio Mastino Piero Piero Mastino Mastino Firenze Piero Gallena Fucecchio