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      E poi l'anno MCCCXL fece un'altra moneta nuova d'oro chiamata agnoli, e peggiorolla tanto, e così quella dell'argento, e' piccioli, che 'l nostro fiorino d'oro valse a quella moneta soldi XXX di parigini. Lasceremo alquanto a dire delle corrotte monete del re di Francia, e seguiremo a nostra matera dell'ordine della detta guerra, cioè che poi del mese di luglio vegnente alla festa della Maddalena, com'era ordinato per la lega e giura fatta contro al re di Francia, il Bavero, che·ssi facea chiamare imperadore, venne a Colonia, che vi dovea esere il re d'Inghilterra, il quale per molto affare dell'isola e per la guerra ch'avea di Guascogna fallì la giornata. Fuvi il duca di Brabante, e quello di Ghelleri, e quello di Giulieri, e il conte d'Analdo, e altri signori allegati, e gli ambasciadori del re d'Inghilterra; e a quella asembrea si rifermò la lega, e gli ambasciadori d'Inghilterra per lo re promisono i gaggi e' soldi alli Alamanni e agli altri allegati e·lla venuta del re in persona alla settembria. Per la qual cosa il detto Bavero e gli altri allegati mandarono disfidando il re di Francia, dicendo di venirlo a vedere insino alla città di Cambragio alla frontiera del reame di Francia, e di tenere campo in su·rreame, e combattere co·llui; del quale sfidamento il re di Francia prese grande sdegno e onta, e providesi di presente di tesoro e d'ordine di cavalieri e di gente d'arme per fornire la sua impresa guerra. E poi conseguente non potendo il re d'Inghilterra passare di qua da mare, come promesso avea alli allegati, per molti affari di là e perché venia il verno, volendo fornire la promessa di gaggi, sì mandò CCC cocche e CXX batti a remi armati; in sulla quale armata fu il vescovo Niccola, e il conte di Monte Aguto, e quello di Sofolco, e meser Gianni d'Arsi, signori di gran valore con molta altra buona gente d'arme, e con danari assai e con XIIm sacca di lana de lo re, istimandosi tra moneta e·lle lane DCm di fiorini d'oro e più; e arrivaro alla Suma in Fiandra all'entrante di novembre, e puosonsi all'isola di Gaggiante alla bocca del porto della Suma detto le Schiuse, e in sull'isola scesero parte di loro gente, e co' Fiamminghi che v'erano per lo conte di Fiandra, il quale ubidia il re di Francia, si combatterono; e al principio furono morti dell'Inghilesi ch'erano scesi non proveduti, e in sull'isola del Gaggiante era il fratello bastardo del conte di Fiandra con gente d'arme alla difesa.


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Nuova cronica
Tomo Terzo
di Giovanni Villani
pagine 442

   





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