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      E poi CCC cavalieri de' nostri da Lungara cavalcarono infino a Verona alle porte sanza alcuno contasto, sì era asottigliata la potenzia del Mastino. E in questi tempi, a dì XVIIII d'agosto, s'arrendé a' Padovani il castello di Monselici, salvo la rocca, la qual poi per difetto di vittuaglia s'arrendé a dì XXV di novembre apresso, salve le persone. E a dì XXVIIII di settembre del detto anno, avendo meser Mastino uno falso trattato d'eserli dato il castello di Montagnana, menato per Spinetta marchese e per due suoi famigliari, ch'erano al soldo nostro a Montagnana, i quali lo scopersono a meser Ubertino da Carrara, ed elli notificandolo alla nostra oste di Lungara che stessono aparecchiati al socorso di Montagnana, messer Mastino seguendo il suo trattato vi fece cavalcare Spinetta marchese con Vc cavalieri e MD pedoni. La nostra gente, ch'avieno ordinato lo 'nganno del trattato, in quantità di D cavalieri si partirono dal nostro campo di Lungara, e andarono di sùbito a Montagnana, e simile CC di quelli di Padova. Vegnendo la detta gente di meser Mastino a Montagnana, per aguato fatto per li nostri gli asalirono e missogli inn-isconfitta; ove rimasono annegati e morti ben CCC tra cavallo e a piè, e presi XXII conestaboli tra·ccavallo e a piè, e de' migliori Italiani da XII che meser Mastino avesse a suo soldo, di quelli da Coreggia, e di quelli da Fogliano, e altri Lombardi e gentili uomini co·lloro e gente a cavallo e a piè presi assai, onde fu gran rotta allo stato di meser Mastino, nel suo dichinamento.


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Nuova cronica
Tomo Terzo
di Giovanni Villani
pagine 442

   





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