Pagina (168/442)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
      CXIV
     
     
      Di grande mortalità e carestia che·ffu in Firenze e d'intorno, e d'una cometa ch'aparve.
     
      In detto anno MCCCXL, all'uscita di marzo, aparve inn-aria una stella cometa in verso levante nel fine del segno del Virgo e cominciamento della Libra, i quali sono segni umani, e mostrano i beni sopra i corpi umani di grande ditreazione e morte, come diremo apresso; e durò la detta commeta pochi mali, ma assai ne seguiro di male significazioni sopra le genti, e spezialmente alla nostra città di Firenze. Che incontanente cominciò grande mortalità, che quale si ponea malato, quasi nullo ne scampava; e morinne più che il sesto di cittadini pure de' migliori e più cari, maschi e femmine, che non rimase famiglia ch'alcuno non ne morisse, e dove due o·ttre e più; e durò quella pestilenza infino al verno vegnente. E più di XVm corpi tra maschi e femmine e fanciulli se ne sepellirono pure nella città, onde la città era tutta piena di pianto e di dolore, e non si intendea apena ad altro, ch'a sopellire morti. E però si fece ordine che come il morto fosse recato alla chiesa la gente si partisse; che prima stavan tanto che si facea l'asequio, e a tali la predica con solenni ufici a' maggiorenti; e ordinossi che non andasse banditore per morti. In contado non fu sì grande la mortalità, ma pure ne morirono assai. Con essa pistolenza seguì la fame e il caro, agiunta a quello dell'anno passato; che con tutto lo scemo di morti valse lo staio del grano più di soldi XXX, e più sarebbe assai valuto, se non che 'l Comune ne fece provedenza di farne venire di pelago.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova cronica
Tomo Terzo
di Giovanni Villani
pagine 442

   





Firenze Virgo Libra Firenze Comune