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      E fu fatto prendere in Lucca meser Tarlato e tenuto sotto cortese guardia, il quale poco apresso uscendo fuori di Lucca a diporto con meser Giovanni de' Medici si fuggì nel campo de' Pisani. E poi e per l'altri Tarlati si rubellaro molte castella di loro e del contado d'Arezzo alli Aretini, faccendo loro guerra. Gli Ubaldini si rubellaro al nostro Comune, e colla forza de' Ghibellini di Romagna e con certe bandiere a·ccavallo di meser Luchino di Milano assediarono la terra di Firenzuola; e andandovi di nostre genti di Mugello, ond'
      era guidatore uno de' Medici, per soccorrella male ordinati, furono per aguato sopresi e rotti a Rifredo; e pochi dì apresso ebbono Firenzuola per tradimento d'alcuno loro fedele che v'abitava dentro, e tutta l'arsono e disfeciono e ripuosono di sopra a quella Montecoloreto, e afforzallo; e per tradimento ebbono il castello di Tirli che nonn-era fornito, a gran vergogna del nostro Comune. E gli Ubertini e' Pazzi rubellarono Castiglione loro castello e Campogiallo e-lla Treggiaia, sicché intorno al nostro contado avea gran bollore stando la nostra oste in su quello di Lucca.
     
      CXL
     
     
      Come l'oste de' Fiorentini si strinse a Lucca per fornilla e nol potero fare, e Lucca s'arrendé a' Pisani.
     
      Partissi meser Malatesta colla nostra oste a dì VIIII di maggio da Grignano; e' Tedeschi delle nostre masnade per essere male ordinati rubarono tutto il nostro campo; e scesi al piano, s'accampò l'oste a San Piero in Campo di costa al fiume del Serchio, presso a' nimici intorno di due miglia; e quello dì giunse nel nostro per la via di Bologna e da Pistoia il duca da·tTecchi e Luffo Mastro e 'l Porcaro baroni del Bavero, con L armadure con XXV cavalieri a spron d'oro, ciascuno a grandi destrieri, molto nobile gente, col trattato ordinato a Trento in Alamagna col Bavero co' nostri ambasciadori, come adietro facemmo menzione.


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Nuova cronica
Tomo Terzo
di Giovanni Villani
pagine 442

   





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