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      E avenne loro bene, che per la detta rotta e sconfitta non isbigottirono, ma vigorosamente salvarono e difesono la terra da' Turchi, sicché per battaglie che vi dessero no·lla potero raquistare, ma ne moriro molta di loro gente per li molti balestrieri che dentro v'erano alla guardia. Venuta la detta novella in ponente e al papa, lieti ne furono per lo raquisto delle Smirre, e crucciosi della rotta e perdita di quella buona gente che vi rimasono morti. Per la qual cosa incontanente fece il papa indulgenza e perdono di colpa e di pena chi v'andasse o mandasse al soccorso, e andarvi di Firenze di loro volontà, e che furono mandati alle spese di chi volle il perdono, da CCCC di croce segnati, e con tutte armi e soprasberghe bianche con giglio e croce vermiglia, e per loro medesimi ordinati a conestaboli e bandiere. E di Siena ve n'andarono bene CCCL, e così di molte altre terre di Toscana e di Lombardia, chi pochi e·cchi assai, sanza ordini di Comuni, e feciono la via da Vinegia, però che·llà era ordinato il passo e navile alle spese della Chiesa. E 'l papa fece capitano di crociati il Dalfino di Vienna con sua compagna di gente d'arme al soldo della Chiesa; e passò per Firenze all'entrante del mese d'ottobre MCCCXLV, e andonne a Vinegia per seguire il detto viaggio e impresa, e più altri cavalieri oltramontani v'andaro per avere il perdono; e·cchi affiato della Chiesa. Lasceremo al presente della detta impresa, e diremo d'altre novità state ne' detti tempi.
     
      XL
     
     
      Come fu morto il re d'Erminia.


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Nuova cronica
Tomo Terzo
di Giovanni Villani
pagine 442

   





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