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      Di ciò è gran cagione e colpa di papi ch'hanno eletti a cardinali i detti due grandi e possenti Galli e simiglianti, e questo è l'esempro ci danno a·nnoi laici, e seguono bene a contrario l'umiltà di santi apostoli di Cristo, il cui ordine rapresentano. Iddio gli adirizzi nella sua santa via d'umilità, a riposo e stato di santa Chiesa. Per le dette disensioni non lasciò il papa di procedere in prima di fare nuovi processi contro al Bavero e il figliuolo, e chi loro desse aiuto o favore, e privandoli d'ogni titolo d'imperio, con molti altri articoli; e·lla detta sentenzia fece piuvicare in corte, e poi mandare per tutto il Cristianesimo, per potere meglio fornire la sua intenzione. E questo fu ben fatto, ché 'l Bavero era persegutore di santa Chiesa, come adietro ne' suoi processi facemmo menzione: e poi di far fare col suo favore la lezione dello 'mperio nella persona del detto meser Carlo. E perché l'arcivescovo di Maganza, ch'era l'uno de' lettori, nogli volea dare la sua boce, sì 'l dispuose il papa, ed elessene un altro a sua petizione, e questo fu della rinforzata. E partito il detto meser Carlo di corte colla benedizione del papa e con sua dispensagione, che nonistante che·lla lezione si dovesse per consueto fare a Midelborgo in Alamagna, e·lla prima corona prendere ad Asia la Cappella colle solennità usate, ch'elli le potesse fare ove a·llui piacesse, perché il Bavero né 'l suo figliuolo colla potenza delli Alamani, che i più o quasi tutti tenieno co·lloro, nol potesse contastare.


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Nuova cronica
Tomo Terzo
di Giovanni Villani
pagine 442

   





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