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      Sentendo ciò il marchese di Brandiborgo figliuolo del Bavero, ch'ancora cusava ragione in parte della detta contea per la madre, e ancora per la nimistà impresa contra il suo padre Bavero, avendosi fatto eleggere imperadore lui vivendo, si venne della Magna con grande cavalleria per soccorrere Tiralli e raquistare il paese. Sentendo la sua venuta il detto Carlo eletto imperadore, e ch'egli era con maggiore potenza di gente di lui, si partì con sua oste d'asedio dal detto Tiralli con alcuno danno di sua gente e con vergogna, perdendo parte del paese aquistato. Lasceremo alquanto di suoi fatti, e diremo ancora del processo della guerra del re di Francia e di quello d'Inghilterra, ch'ancora ne cresce matera.
     
      LXXXVI
     
     
      Di certo parlamento che fece il re di Francia per andare contro al re d'Inghilterra.
     
      Nel detto anno, il dì di domenica d'ulivo, il re di Francia fece grande ragunata di suoi baroni a Parigi, e fece suo parlamento richieggendo tutti i suoi baroni e prelati e Comuni di suo reame d'aiuto per fare suo oste contra al re d'Inghilterra, ch'era con suo oste all'asedio di Calese, come lasciammo adietro. E giurò di non fare mai co·llui pace o triegua infino a tanto che non avesse fatto vendetta della sconfitta ricevuta a Crescì, e dell'onta che 'l re d'Inghilterra avea fatta alla corona di Francia, d'essere venuto con oste in suo reame e d'essere ancora all'asedio di Calese. Il quale saramento non poté oservare, ma procacciò di farne suo podere in ragunando tutti i suoi baroni prelati e caporali di grandi Comuni e cittadi al suo parlamento.


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Nuova cronica
Tomo Terzo
di Giovanni Villani
pagine 442

   





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