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      L'altre cose sotto silenzio passiamo, sotto il quale silenzio la reale circuspezione eziandio più e maggiori cose comprenderà. Le quali sono ancora più vere che·lle suddette, in tanto che·nnoi non siamo solamente de' tuoi pregenitori e di te figliuoli d'adozzione, ma più tosto congiunti di vera natura. Re adunque gloriosissimo, chi potrà sì fatta congiunzione e devozione individua spartire? Chi·lla potrà divellere o maculare o turbare? Certo, niuno. Per le dette adunque cose la preghiera nostra è questa, reverendissima corona, che·tti preghiamo che gli occhi della tua celsitudine a·nnoi e agli altri devoti d'Italia benignamente converti, acciò che sempre nel cuore reale sia legame indissolubile di benivoglienza e d'amore, e quello non abandoni, ma in te per uno ordine di successione si palesi quella divozione ed amore indissolubole radicata ne' cuori de' Fiorentini a·tte siccome a padre e benifattore
      nostro pe' nostri e delle dette comunità preghieri ci offeriamo, com'è detto.
      A l'ultimo: avegna Idio, amantissimo prencipe, che·lla maestà reale la circunvenzione degli emuli e·lle sforzate macchinazioni a suo podere con somma provedenza scacci, neentemeno la faccia di detti invidiatori, che con tante arti con tanti colori adornati con somma ragione noi proveduti e cauti ci rende, e ancora ci strigne la maestà reale di queste cose informare, e ancora più attentamente pregare, acciò che nelle vie de' suoi pregenitori fermamente perseveranti li sforzamenti di quelli emuli, siccome contagioso morbo, con sottile ingegno di lungi da·ssé cacci e distrugga.


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Nuova cronica
Tomo Terzo
di Giovanni Villani
pagine 442

   





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