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      Chi mai ha fatto un re del capo della Chiesa di Cristo? Costantino non poteva fare la pretesa donazione; il papa non poteva, non doveva accettarla. Roma appartiene all'Impero; il successore di Pietro deve rappresentare Cristo, che disse: date a Cesare quel che è di Cesare. - Ma il padre dei fedeli non è esso infallibile? - La sua infallibilità, risponde arditamente l'Alighieri, è limitata a ciò che egli fa come capo spirituale e religioso; allora tutti e lo stesso Imperatore debbono obbedirgli, come a padre; ma esso non può far male del bene, e bene del male; non può uscire dai suoi confini, per violare ciò che è la espressa volontà di Dio. E ciò fanno i papi, secondo l'Alighieri, non solo col dominio temporale, ma con le loro pretese sulla civile società; perchè esse sono la violazione di quel diritto, che è un principio sociale, inviolabile e sacro, perchè è la stessa volontà di Dio. Quindi il resistere al papa, in questi casi, è un obbedire a Dio.
      Queste idee debbono dare al libro de Monarchia una importanza maggiore assai di quella, che vollero dargli molti de' suoi più caldi ammiratori, facendone un opuscolo d'occasione, per servire ai mutabili fini dei loro partiti politici. Ma Dante, in alcuni momenti, s'era saputo levar troppo al disopra dei partiti, per lasciarsene dominare nelle sue speculazioni. In questi momenti noi dobbiamo sforzarci di misurare l'altezza del suo genio. Ed allora ci persuaderemo facilmente, che egli è davvero il primo iniziatore della scienza politica moderna.


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Antiche leggende e tradizioni che illustrano la Divina Commedia
di Pasquale Villari
1865 pagine 287

   





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