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      In queste e simigliante cose averà170 offeso Dio, seranno più bravamente puniti, quanto seranno più altamente meritati et onorati, se elli fusseno fideli nel suo officio commesso a loro. E perciò la santa scrittura disse: Li potenti et ingrati seranno fortemente tormentati.
      Allora io dissi: Io vorria sapere perchè quella orribile figura se chiama principe, conciosiacosa che ello non po' aiutare nè se nè altri? Rispuose l'angelo e disse: Quello non se chiama, per possanza nè per signoria che lui abbia; ma perchè ello tiene lo primo loco e magiore de l'inferno, e perciò ha maggiore pene che nessuno altro che sia; e avenga che tu abbi veduto grandissime pene avanti a questa, tuttavia son reputate niente, quando son menate a questa pena crudelissima, perchè non se ponno sostenire. Et io dissi così: Credo certamente; perchè pur a vedere questo loco, son tutta conturbata; ma la puzza che ne viene più mi agrava, e maggiore pena mi pare, che tutte l'altre che mi pare avere vedute e sentute fino qui. Unde io te prego, se 'l puoi fare, che tu debbi tosto torre de qui, e non me lassare morire e portare tante pene, che l'è sì grande l'abominazione, che non posso sostenire tanta puzza, quanta io vedo in queste pene. Molti miei amici e compagni, de la cui compagnia me delettava; ma per grandissimi dolori e paura ch'io ho pur a vederli, parme mille anni ch'io fia delongato e fuggito da elli; e son certo che se la divina pietà non mi soccorre, che li miei peccati son tanti, ch'io ho meritato, non meno de costoro, de portare queste pene che toccano a quelli, e de ciò ne ho grande paura.


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Antiche leggende e tradizioni che illustrano la Divina Commedia
di Pasquale Villari
1865 pagine 287

   





Dio Credo