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      Ma imperò che la fragelitade de l'umana generazione è tanta, che noi tutto dì pecchiamo, eziandìo dopo il santo battesimo, nonnistante che tutto dì per gli fedeli cattolici si predichi gli ammaestramenti e 'l lume della fede cristiana, di necessità era che per vera contrizione e penitenzia, noi meritassimo di ricievere perdonanza de' peccati attuali che tutto dì commettiamo; e la penitenzia de' nostri peccati, che noi non compiamo interamente di fare nel mondo, o per caso di subita morte o per altro nostro difetto, conviene di necessitade che si compia perfettamente di fare343, dopo la morte, in que' luoghi pieni di pene e di tormenti che tu vedesti, vegnendo qua. E secondo il modo e la qualità e la quantità delle colpe e de' peccati, stiamo in quelle crudeli pene e tormenti, chi poco tempo e chi assai, secondo che per gli nostri peccati abbiamo meritato: ma dopo quelle pene, sì possiamo e vegnamo a questo grolioso riposo. O quanto è dolcie e beato quello soave trapassamento dalle pene così terribili, a sì fatta grolia e beatitudine! Non è cuore umano che fosse sufficiente a pensarlo od a immaginarlo, se in sè medesimo nol provasse. E poi sappi certamente, o carissimo fratello, che tutte quelle moltitudine di persone che in quelle pene e tormenti vedesti stare, salvo coloro che sono in quello pozzo che è chiamato la bocca dello inferno, da che saranno diligientemente purgati in que' tormenti, alla perfine verranno in questo beato riposo, e saranno salvi. E Cristo benedetto tutto dì ci manda di coloro ch'hanno compiuto il tempo di loro purgamento, e' quali noi ricieviamo con quella festa e letizia che ricievemo te, e mettiagli in questa beata patria ad abitare co' noi.


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Antiche leggende e tradizioni che illustrano la Divina Commedia
di Pasquale Villari
1865 pagine 287

   





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