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      E questi fratri, avendo cantata divotamente la compieta, ciascuno se n'andava alla sua cella, e stava in orazione insino al primo sonno; e quando i galli aveano cantato, allora andavano a posare. E noi cercammo tutta l'isola, e questo mio figliuolo382 mi menò allo lido del mare, ch'è contra a occidente, e ivi era la sua nave, e disse a me: E' mi pare meglio d'entrare in nave, e navichiamo verso levante; acciò che noi possiamo andare a quella terra di promissione, la quale Iddio diede383 a' nostri successori dietro a noi.
      Montando noi in nave, e navicando, e' ci venne sopra una nugola sì grande, che ci copriva sì forte, che non poteva vedere l'uno l'altro, da proda a poppa. E quella nuvola bastò una ora. E passata che fu questa nuvola, sopravenne una grande luce, e parevaci vedere una terra molto spaziosa e piena d'erbe preziose e di fiori di frutti sicome meli, e altri assai, e la nave se n'andava allo lido, e ivi stette ferma. E noi uscimo di nave, e entrammo in terra, e cercammo tutta quella isola, e stemmovi quaranta dì, e non vi trovammo niuno piè di noce384, e erba sanza fiore, albero sanza frutto. E per terra sì era molte belle pietre preziose, e assai di molte maniere e di belli colori; e in capo di quaranta dì, noi trovammo un gran fiume, el quale non pareva ch'avesse niuna ripa, e pareva volgere e girare dal levante al ponente. E noi standoci così, e veggendo questo fiume, e aspettamo l'aiuto di Dio, e abiendo ordinato intra noi questo, sì ci apparve un uomo molto bello, el quale luceva molto tutto.


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Antiche leggende e tradizioni che illustrano la Divina Commedia
di Pasquale Villari
1865 pagine 287

   





Iddio Dio