Pagina (252/287)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E la luce ch'č in questa isola, si č luce di Cristo, e non č di sole nč di luna; e perciō non ci viene mai notte per niuno tempo. Poi disse: Io sono uno de' donzelli di Dio, e hammi mandato qua da voi, a vedervi, e che voi possiate vedermi me, e che io parli con voi da sua parte. E quando ebbe dette queste parole, e' si partė che niuno nol vidde.
      Allora san Brandano comanda a' suoi frati, che dovessono sicuramente cogliere de' frutti di quella isola, e togliessono di quelle pietre preziose, e altre buone cose che v'erano assai. I frati cosė feciono, e poi entrarono in nave. E tuttavia era con loro lo procuratore de' poveri di Yesu Cristo; e al nome di Yesu Cristo, cominciano a navicare inverso ponente, e in piccola ora e' giunsono alla nuvola cosė grande, ch'eglino aveano trovata prima, e passarono per mezzo entro la nuvola. E quando e' ne furono fuori, e vennono a una isola che si chiamava l'isola delle delizie, e andarono per ispazio di tre dė. E quando e' furono partiti d'indi, egli ebbono poi dė e notte, come da uso nel mondo; e stettono col procuratore alquanti dė, con molta consolazione. E poi si partirono al nome di Dio e di buona ventura tolsono commiato dal procuratore. E cosė si partirono da quel luogo; la nave loro sempre ebbe buon vento, e mai non ristettono d'andare e di fare el suo viaggio, infino a tanto, ch'ella giunse alla sua contrada, sempre andando sana e salva. E per questo modo, san Brandano e' suoi frati tornorono in quattro dė a salvamento, al suo munistero.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Antiche leggende e tradizioni che illustrano la Divina Commedia
di Pasquale Villari
1865 pagine 287

   





Cristo Dio Brandano Yesu Cristo Yesu Cristo Dio Brandano